Perché scrivere un libro su Extinction Rebellion?
Perché se lo merita.
Extinction Rebellion (XR) è un movimento che ha ottenuto molti risultati,
su più fronti, in un tempo relativamente breve. Il primo è quello di essere
riuscito ad attirare l'attenzione dei media inglesi sulle loro proteste
nell’aprile del 2019 che si sono protratte per undici giorni. Nelle interviste
televisive, è riuscito a spostare l'attenzione, dalle accuse al vetriolo di
portare enorme disagio alla città di Londra, ai temi pressanti all’origine
delle loro proteste. Prima ancora è riuscito a mobilitare un numero importante
di persone, di sensibilizzarle e portarle sulle strade. E’ riuscita ad
impegnarle fino al punto di essere disposte a farsi arrestare, un numero
davvero considerevole: 1200 dimostranti arrestati in aprile e più di 1.700 in
ottobre! Le persone coinvolte appartengono a diverse fasce di età e di
condizione sociale, tra gli arrestati vi sono molte persone sessantenni, alcuni
ottantenni.
E’ riuscita ad organizzare nel febbraio 2019 il primo sciopero nazionale
studentesco in Inghilterra, coordinato dalla sede di Londra, da una
giovanissima ragazza sedicenne di origine peruviana. Nell'arco di pochi mesi XR
è riuscita a creare un movimento internazionale: nel maggio del 2019 erano 200
gruppi in 26 paesi del mondo - inclusa l’Italia - nel dicembre del 2019 sono
arrivati ad essere presenti in 76 paesi con 700 gruppi attivi.
XR ha dimostrato una grande disciplina e un’ottima organizzazione, non ha
ceduto alla violenza, le loro proteste sono non-violente e per questa ragione
hanno ottenuto la collaborazione della polizia, non ha avuto bisogno di
caricare i dimostranti che si sono offerti pacificamente all’arresto.
Ha da subito creato un clima sicuro per le famiglie in modo che potessero
partecipare alle dimostrazioni con i loro bambini, ha affiancato nelle
manifestazioni maggiormente affollate una squadra di avvocati che assistessero
i dimostranti mentre venivano arrestati se avevano bisogno di assistenza.
Gli organizzatori di XR hanno saputo mettere sul campo le risorse non solo
di ogni singolo membro ma anche quelle generazionali per cui i partecipanti
“over-50” hanno istruito i più giovani, ognuno partendo dal proprio expertise,
creando una sinergia intergenerazionale
che ha potenziato il movimento.
Extinction Rebellion ha ottenuto una certa credibilità agli occhi dei media
e dell'opinione pubblica britannica perché ha coinvolto nella sua causa, nel
movimento, professori universitari ambientalisti e noti giornalisti
ambientalisti come George Monbiot del Guardian, Rupert Read dell'università di
East Anglia, che a novembre, in una ricerca presentata al summit di Madrid, è
risultato tra le prime cinque persone nel mondo che più hanno influenzato il
dibattito sulla crisi climatica- Jem Bendell dell’Università di Cumbria, il cui
saggio su come affrontare la paura del collasso climatico è estremamente noto.
XR ha fatto scuola dopo aver ottenuto l’incredibile risultato di
coinvolgere nelle dimostrazioni attivisti di ogni estrazione, dagli animalisti,
ai pacifisti, agli anarchici, ai Verdi, alle femministe, agli ecologisti ecc.
dimostrando in questo una grande forza di persuasione e aggregazione. L’ultimo
ad unirsi e collaborare è stato Greenpeace UK che per un anno non solo si è
rifiutato di accogliere le richieste di collaborazione di XR ma anche di
parlare con loro; di fronte al successo delle loro dimostrazioni- cosa che a
loro non riusciva in tale misura- ha dovuto capitolare.
Questi stessi gruppi, singolarmente, ammettono che XR è riuscita ad
ottenere molto con le sue proteste ben organizzate ed ha cambiato il panorama
dell’attivismo, facendo scuola, non solo in Inghilterra ma nel mondo.
Ultimo ma non meno importante, grazie all'efficacia della loro strategia e
all'abilità di cui sopra, XR ha ottenuto grossi finanziamenti, 500,000£ da
filantropi americani che a luglio hanno istituito un fondo allo scopo preciso
di finanziare i gruppi di XR di Londra e quelli americani.
L’obiettivo dichiarato è molto ambizioso: mobilitare le masse entro il 2020
e coinvolgere il 3.5% della popolazione.
Ad un anno dalla loro nascita, alla COP25 tenutasi a Madrid- l’assemblea
annuale dell’Onu sul clima- è stato presentato un rapporto sui big influencer del dibattito sul
cambiamento climatico: se Greta è risultata la persona con maggior impatto tra
25 nella lista, Extinction Rebellion è risultato il movimento che più
ha influenzato il dibattito in corso, mentre un leader storico come Greenpeace
è arrivato solo al 18esimo posto.
Mi sono sentita motivata a scrivere su XR dopo aver visto
con stupore che la stampa italiana non ha dato alcuna notizia di quanto stava
succedendo a Londra nell’aprile 2019. Mi sono indignata per tanta indifferenza.
Ma da settembre le cose sono cambiate anche in Italia, certo non si parla di XR
ma di Greta e i nostri politici si sono subito dati una patina verde, ma i
giovani sono scesi in piazza a migliaia e hanno fatto sentire la loro voce. E’
solo l’inizio di una stagione… che sarà sempre più verde.
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